Quanto deve cuocere il ragù alla bolognese?

1 Dic 2023

Ricco, denso e saporito, il ragù alla bolognese è il condimento per eccellenza dell’Emilia Romagna, una vera e propria istituzione nonché un compagno fedele di tagliatelle​, lasagne e tante altre ricette.

La principale differenza tra il ragù tradizionale e quello alla bolognese è che il primo ha una consistenza più densa, contiene più pomodori e utilizza il vino rosso, mentre quello alla bolognese utilizza il vino bianco. Ad accomunarli, però, è una cottura lenta e a fuoco basso per raggiungere la consistenza e il sapore desiderati.

Per realizzare alla perfezione uno dei sughi più rappresentativi della cucina italiana c’è bisogno, infatti, di tempo e pazienza: scopriamo insieme quali sono i suoi segreti e quanto deve cuocere il ragù alla bolognese per essere delizioso.

Che tipo di carne usare

Per cucinare un ragù generalmente si impiega una combinazione di carne macinata e un misto di tagli di bovino e di suino, per un sapore più complesso.

La ricetta originale del ragù alla bolognese prevede l’utilizzo della pancetta di maiale tagliata a dadini e poi tritata finemente, ma a rendere unico questo piatto è la carne macinata di maiale e manzo, proveniente da tagli come il lombo di maiale macinato oppure il muscolo di manzo macinato. Altri tagli consigliati:

  • cartella
  • fesone di spalla
  • pancia
  • fusello

Nel ragù napoletano si prediligono tagli di carne differenti e a pezzi, invece che tritati, come:

  • biancostato di manzo
  • gamboncello di vitello
  • costine o salsicce di maiale
  • braciole di carne

Qualunque sia la ricetta, il trito di carne del ragù alla bolognese non deve essere di polpa di manzo magra, ma un misto di maiale e manzo, cioè della carne grassa in grado sopportare tempi di cottura lunghi, richiesti dalla preparazione di questo gustoso sugo.

Riassumendo, la preparazione di questo sugo è facile, richiede solo pazienza, cura e ingredienti di qualità che solo Forma Carni può darvi.

Noi di Forma Carni alleviamo carni ovine, bovine e suine nei nostri allevamenti, in un territorio ricco per natura in cui crescono i nostri animali. Il loro benessere è la stella che guida il nostro mestiere di allevatori, perché solo da metodi di allevamento sani nasce la carne migliore.

Quanto deve cuocere il ragù alla bolognese?

Ora che abbiamo visto quale carne scegliere siamo pronti per scoprire il segreto del ragù alla bolognese: la pazienza. Più lungo è il tempo di cottura, più gli ingredienti e gli aromi potranno mescolarsi completamente, rendendo questo sugo più saporito e permettendo alla carne di diventare tenera e succulenta, fino a sciogliersi in bocca.

Non esiste un tempo fisso di cottura, ma la certezza è che un ragù rapido non esiste! Di solito si consiglia di cuocere il ragù alla bolognese per almeno 2 o 3 ore a fuoco basso o addirittura di lasciarlo cuocere per diverse ore, fino a 4-6 ore.

A Napoli, invece, la tradizione vuole che la preparazione del ragù inizi dalla sera prima, richiedendo circa 6 ore per una cottura completa. Il giorno dopo, il ragù sarà pronto per arricchire i vostri piatti.

Consigli per un piatto gustoso

Non basta aspettare molte ore per un ragù delizioso, ma avere anche tanta passione e seguire alcuni consigli.

Innanzitutto, durante la cottura vi ricordiamo di mescolare e controllare la consistenza per evitare che il ragù si attacchi al fondo della pentola. Girate perciò di tanto in tanto e versate a poco a poco l’acqua di cottura o del brodo per far sì che il sugo non si asciughi troppo.

Assaggiate e aggiustate il condimento durante la cottura, potreste aver bisogno di aggiungere sale, pepe o erbe aromatiche come il rosmarino o il timo per arricchire il sapore.

Tradizionalmente si serve con tagliatelle fresche, ma va bene anche con altri tipi di pasta, come pappardelle o gnocchi. Potete anche usarlo come condimento per lasagne.

Come si fa a capire se il ragù è pronto?

Il ragù alla bolognese è pronto quando il grasso si deposita sui lati della pentola e al centro compaiono tanti piccoli crateri. Una volta pronto, aggiustate a vostro piacere con sale e pepe.

Come conservare il ragù alla bolognese

È rimasto del ragù in più? Potete conservarlo e riscaldarlo prima di servirlo permettendo così ai sapori di amalgamarsi ancora di più, per delle cene all’ultimo minuto o per un pranzo con i parenti.

Dopo la preparazione, lasciate raffreddare il ragù alla temperatura ambiente per un’ora circa.

Successivamente, conservatelo in frigorifero entro due ore dalla cottura e per 3-4 giorni chiuso in un contenitore ermetico. Assicuratevi di conservarlo in recipienti poco profondi per consentire un raffreddamento più veloce.

Potete anche congelarlo per circa 3-4 mesi in pratiche monoporzioni per averlo sempre pronto. Ricordate di lasciare uno spazio vuoto nel contenitore o sacchetto poiché il cibo potrebbe espandersi durante il congelamento. Una volta scongelato, evitate di ricongelarlo perché potrebbe compromettere la qualità e la freschezza del piatto.

Come scongelare il ragù alla bolognese

Come scongelare il ragù? Scongelatelo durante la notte o utilizzate il microonde per velocizzare il processo. Riscaldate poi il ragù assicurandovi che raggiunga almeno i 74°C prima di servirlo.

RICETTE & CONSIGLI

Tacos con carne macinata

I tacos sono una pietanza tipica della cucina tex-mex; si tratta di tortillas, simili alle nostre piadine, a base di farina di mais, piegate a metà per formare una mezzaluna e farcite con diversi ingredienti e condimenti.

Carne cruda alla piemontese

La carne cruda alla piemontese è una ricetta della tradizione che può essere servita come antipasto, leggero, ricco di sapore e sofisticato. La ricetta originale piemontese prevede che la carne sia battuta al coltello.

Filetto di maiale alla griglia

Il filetto di maiale alla griglia è un secondo piatto magro e semplice da realizzare anche per chi non è esperto in cucina. Richiede però una particolare attenzione nella cottura perché altrimenti rischia di diventare asciutto e stopposo.

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