Si può mangiare la carne scaduta da un giorno?

16 Dic 2021

La maggior parte degli sprechi di cibo che le persone producono è causata da una conservazione inadatta, in particolar modo per quanto riguarda gli alimenti freschi e quindi più deperibili. Questo problema dipende anche dal fatto che molti consumatori fraintendono le indicazioni riguardanti la data di scadenza cadendo in errore e quindi buttando alimenti che in realtà potrebbero essere tranquillamente consumati perché ancora buoni.

Sulle confezioni dei prodotti di Forma Carni, ad esempio, potrete trovare la dicitura “da consumarsi entro”, mentre in molti altri alimenti di diverso genere è possibile leggere “da consumarsi preferibilmente entro”, che ha un significato diverso dall’indicazione precedente.

Cerchiamo di capire allora se la carne scaduta da un giorno si può mangiare e come riconoscere un alimento avariato dannoso per la salute dei consumatori.

Indicazioni sulla scadenza

Come avrete intuito è necessario imparare a leggere bene le etichette dei prodotti alimentari e interpretare nella maniera corretta le varie indicazioni per evitare sprechi inutili, ma soprattutto per evitare danni alla salute; per questo motivo bisogna saper distinguere il significato di data di scadenza e quello di termine minimo di conservazione.

La data di scadenza indica il giorno entro il quale un prodotto alimentare deve essere consumato. Superata tale data il consumo è altamente sconsigliato perché non si può più garantire la qualità e la sua salubrità a causa della proliferazione batterica: anche se l’alimento è stato conservato in frigorifero correttamente è da considerarsi cibo scaduto. Tale informazione è indicata attraverso l’espressione “da consumarsi entro” seguita dal giorno, dal mese e dall’anno preciso.

Il termine minimo di conservazione fa riferimento non alla scadenza di un prodotto alimentare, ma al mantenimento delle sue specifiche caratteristiche organolettiche; per cui superata tale data il prodotto sarà comunque commestibile, ma forse avrà perso un po’ del suo aroma o della sua consistenza. La dicitura che indica il termine minimo di conservazione è “da consumarsi preferibilmente entro”. Se si vuole capire fino a quando un prodotto può essere conservato basta leggere la data espressa:

  • se vengono specificati giorno, mese e anno allora il prodotto non rappresenta un pericolo per la salute fino a tre mesi dopo la data indicata;
  • se vengono indicati solo mese e anno il prodotto può essere conservato per altri 18 mesi dalla data di scadenza;
  • se viene indicato solo l’anno allora si possono superare senza problemi i 18 mesi di conservazione dalla data di scadenza.

In ogni caso questo tipo di informazioni è indicato sulle confezioni.

Quindi la carne scaduta da un giorno si può mangiare o è meglio buttarla?

Quando scade la carne?

Ci sono alimenti che se consumati dopo la data di scadenza possono provocare dei disturbi di salute come intossicazioni alimentari, ma bisogna specificare anche che ci sono cibi che superata tale data sono più soggetti a un veloce deterioramento come uova, latticini e pesce fresco; ma concentriamoci sulla carne.

La carne trita è molto deperibile, per questo motivo scegliete sempre di farla macinare al momento dal macellaio e consumatela subito; se invece scegliete di compare una vaschetta sottovuoto di carne trita può essere conservata per qualche giorno, ma mai oltre i due giorni dalla data di scadenza.

Anche la carne di pollo e di tacchino è altamente deperibile per cui superati i tre giorni dalla scadenza è meglio buttare tutto. Il pollame avariato si riconosce facilmente dallo sgradevole odore che emana, dalla colorazione tendente al grigio della carne e infine se al tatto risulta viscido.

La carne rossa e più in generale i tagli di carne grandi come una tagliata o un arrosto hanno dei tempi di conservazione più lunghi, che comunque non superano mai i cinque giorni; anche in questo caso un cattivo odore può essere un campanello di allarme che indica la putrefazione della polpa. Bisogna fare attenzione anche alla colorazione: la carne con il passare dei giorni tende a scurirsi, ma questo non sempre significa cibo scaduto, piuttosto preoccupatevi se la carne assume delle venature verdastre.

Gli insaccati affettati al momento al banco della salumeria possono essere conservati in frigorifero per 4-5 giorni, ma i tempi si allungano nel caso in cui voi scegliete quelli già confezionati; chiaramente la data di scadenza è da considerare valida solo fino a quando la confezione è sigillata, mentre una volta aperti i prodotti sono esposti all’aria e ai suoi batteri, quindi, i tempi di conservazione si accorciano a pochi giorni.

Consigli di conservazione

Esiste un modo per allungare la data di scadenza anche degli alimenti più deperibili come la carne che avete acquistato in grandi quantità? Se non avete intenzione di consumarla subito, vi conviene metterla in congelatore in modo da prolungare la conservazione degli alimenti di qualche mese.

Attenzione però: il cibo conservato in freezer non è immune ai batteri, perché le basse temperature bloccano la proliferazione, ma non la eliminano; perciò se si congela un alimento che già in partenza ha un’alta carica batterica, una volta scongelato la proliferazione riprenderà a ritmi più veloci. Per questo motivo non si devono congelare gli alimenti che si avvicinano alla data di scadenza, oppure già scaduti.

Quindi, per non rovinare il cibo è necessario scongelarlo nella maniera corretta: evitare di lasciarlo sul piano da lavoro per diverse ore o peggio ancora, immerso in acqua calda, bisogna metterlo nel microonde oppure farlo scongelare lentamente, ma alla giusta temperatura del frigorifero.

Ma cosa rischia chi mangia cibo scaduto? Il problema maggiore sono dei batteri che si trovano negli alimenti come la salmonella e lo stafilococco che possono provocare gastroenteriti più o meno gravi. Mal di pancia, vomito e diarrea sono i sintomi più frequenti e se si prolungano per più di due giorni è meglio rivolgersi a un medico che potrebbe prescrivere anche degli antibiotici, poiché intossicazioni del genere possono causare persino problemi permanenti a diversi organi.

Per evitare di creare inutili sprechi alimentari e soprattutto di cucinare cibo avariato basta mantenere dei piccoli accorgimenti:

  • conservare il cibo più deperibile in frigorifero alla giusta temperatura;
  • sistemare davanti a tutto gli alimenti con la scadenza più vicina e mettere dietro quelli che possono essere conservati ancora a lungo;
  • surgelare gli alimenti che non devono essere consumati subito;
  • evitare contaminazioni incrociate;
  • controllare sempre lo stato delle confezioni;
  • evitare di fare grosse scorte di alimenti deperibili, sempre meglio comprarli freschi un po’ per volta.

E soprattutto per riconoscere se un alimento è ancora buono bisogna sempre leggere la data di scadenza sulla confezione e quando serve usate i vostri sensi: vista, gusto e olfatto saranno il vostro strumento principale per valutare la qualità di un prodotto.

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