Il modo in cui preferiamo gustare la carne è una questione personale, ma quando si tratta di consumarla al sangue è importante conoscere le differenze tra le varie tipologie di carne. Non tutte le carni infatti possono essere consumate al sangue, o si rischierebbe di mettere in pericolo la propria salute.
Una carne insufficientemente cotta è infatti pericolosa poiché potrebbe essere contaminata da batteri, esponendoci a seri rischi di avvelenamento se consumata. Tuttavia, tali rischi vengono eliminati quando la carne è cotta al punto giusto.
In questo articolo, chiariremo quali carni si possono mangiare al sangue e quali no. Indipendentemente dalle vostre preferenze, rispettare pratiche di manipolazione e cottura sicure è fondamentale per apprezzare a pieno i diversi tipi di carne. Questo è vero anche qualora si acquisti della carne certificata e di prima qualità, come è il caso dei prodotti Forma.
Sommario
Quali carni si possono mangiare al sangue?
Il fattore principale che discrimina se la carne può essere mangiata al sangue oppure no è da ricercarsi nella presenza (o meno) di alcuni batteri. Alcune carni sono maggiormente a rischio di contaminazione rispetto ad altre, ed essere a conoscenza di quali carni si tratti è indispensabile per salvaguardare la propria salute e cucinare in maniera responsabile.
Per cominciare, concentriamoci su quali carni si possono mangiare al sangue.
Innanzitutto, come immaginerà chiunque abbia assaporato una buona Fiorentina, il manzo si può generalmente cuocere al sangue, soprattutto se si tratta di una bistecca.
Attenzione però agli hamburger di manzo: gli hamburger non andrebbero mai cotti al sangue, in quanto si tratta di carne macinata, un misto di varie parti dell’animale.
Generalmente, sono le carni rosse a prestarsi maggiormente alla cottura al sangue, come è il caso, oltre al manzo, dell’agnello. Eppure, non tutte le carni rosse possono essere mangiate al sangue!
Il fatto che la carne di manzo possa essere gustata al sangue, non significa che nel manzo non siano mai presenti batteri pericolosi. Tuttavia, questi batteri non penetrano mai all’interno della carne, ma rimangono sulla superficie. Al momento della cottura, la temperatura superficiale distrugge tali batteri anche quando l’interno resta al sangue.
Prima di concentrarci sulle carni che non possono essere consumate al sangue, vediamo più nel dettaglio cosa si intende esattamente per carne al sangue.
Cos’è la carne al sangue?
La carne al sangue è un termine spesso frainteso, poiché non si riferisce al sangue effettivo presente nella carne, ma piuttosto al grado di cottura della stessa. Quando si taglia la carne, può fuoriuscire un liquido rosso simile al sangue, ma si tratta in realtà è una proteina chiamata mioglobina presente nel tessuto muscolare animale. Questa mioglobina, a temperature elevate durante la cottura, tende a denaturare e coagulare, producendo il liquido rosso che vediamo.
È importante sottolineare che nella carne acquistata dal macellaio il sangue dell’animale è stato accuratamente rimosso nelle prime fasi della macellazione per motivi di conservazione alimentare. Quindi, la carne che acquistiamo è priva di sangue.
In conclusione, la carne al sangue è un piatto delizioso che non ha nulla a che fare con il sangue vero e proprio, ma è il risultato della denaturazione e coagulazione della mioglobina durante la cottura.
Quali carni non si possono mangiare al sangue?
Le carni che non possono essere mangiate al sangue sono, fra le altre:
- Il maiale.
- Il tacchino.
- Il cervo.
- Il pollame.
- Il vitello.
- In generale tutte le carni bianche.
Infine, è bene non cuocere al sangue composti di carne macinata come hamburger, polpette e simili.
Queste carni richiedono sempre una cottura completa per essere sicure da consumare, o al massimo rosata in alcuni casi.
Nel caso del maiale, vi è sempre il rischio che sia affetto da parassiti, soprattutto nel caso in cui l’animale sia stato malnutrito. Si tratta infatti di un tipo di carne ad alto rischio di contaminazione. Questi parassiti si inseriscono all’interno dei muscoli dell’animale, dentro i quali depongono le proprie uova. Le uova dovranno poi essere uccise al momento della cottura, la quale dovrà essere sufficientemente prolungata e, al massimo, rosata.
Anche il pollo è rinomatamente a rischio di contaminazione, soprattutto durante il moemento del trasporto. Tuttavia, questi batteri sono piuttosto facili da eliminare e una cottura rosata a 65°C è il più delle volte sufficiente.
Come si cuoce la carne al sangue?
Ora che sapete quali carni si possono mangiare al sangue e quali no, possiamo concludere il nostro articolo spiegando brevemente come si cuoce la carne al sangue.
La bistecca al sangue viene cotta sulla griglia per pochi minuti per lato (solitamente massimo due nel caso di bistecche alte circa due dita e mezzo), raggiungendo una temperatura al cuore di circa 50-52°C. Questa cottura mantiene la carne rossa all’interno, offrendo un’esperienza gustativa unica e succulenta per gli amanti di questo stile di cottura.
Si può tuttavia cuocere la carne ancora più al sangue: in questo caso si parla di cottura blue. In questo caso, la bistecca viene cotta solo un minuto (circa) per lato, per ottenere una temperatura al cuore di massimo 48°C.
Infine, per chi desidera una cottura al sangue meno estrema, esiste la cosiddetta cottura media al sangue. Questo grado di cottura richiede una temperatura al cuore intorno ai 56-63°C ed una cottura per lato di circa 3 o 4 minuti. L’interno della bistecca sarà morbido e succulento, mentre l’esterno croccante e più cotto.