Vorreste portare a tavola un piatto ricco di sapore? Il profumo intenso del guanciale fresco in padella, mentre il suo grasso si scioglie lentamente è la scena che meglio rappresenta questo ingrediente tanto amato nella cucina italiana.
Carbonara e amatriciana sono solo due degli esempi culinari rappresentativi dell’Italia, non a caso, il guanciale non è un semplice ingrediente, ma un elemento in grado di trasformare anche i piatti più basici in capolavori.
In questa guida vi spiegheremo come cucinare il guanciale fresco: le varie tecniche di cottura.
Sommario
Cos’è il guanciale fresco?
Il guanciale fresco è un salume ricavato dalla guancia e dal collo di maiale, è più pregiato rispetto al lardo e alla pancetta, in quanto non ha subito un processo di stagionatura prolungato. Viene utilizzato per la realizzazione di molti salumi cotti, come il cotechino e il ripieno degli zamponi.
Le sue caratteristiche lo differenziano dal guanciale stagionato:
- consistenza: risulta morbido grazie all’alto contenuto di grasso;
- aspetto: ha strati ben visibili di grasso bianco, alternati a carne magra;
- sapore: ha un gusto più delicato rispetto al guanciale stagionato;
- utilizzo in cucina: viene molto spesso utilizzato per la preparazione di soffritti o come base per insaporire zuppe, stufati e sughi.
Non a caso, il guanciale stagionato, prima di arrivare nelle nostre case, attraversa quattro fasi: salagione, riposo a freddo, massaggiatura, stagionatura. Nella prima fase la carne si cosparge di sale e spezie, dopodiché il riposo a freddo consente al sale e agli aromi di distribuirsi. La carne viene poi massaggiata e asciugata in appositi locali dove stagiona per almeno 2 o 3 mesi.
Come cucinare il guanciale fresco
Il guanciale può essere cotto in diversi modi:
- in padella;
- al forno;
- bollito;
- affumicato.
Il primo metodo è la cottura del guanciale fresco in padella, una delle tecniche più comuni, ideale per ricette come la carbonara o l’amatriciana.
In padella
Scaldate l’olio in una padella antiaderente a fuoco medio-basso. Non aggiungete olio, il guanciale rilascerà il grasso in cottura. Dopodiché rosolate il guanciale, cuocete i cubetti di guanciale per 3-10 minuti, mescolando ogni tanto, finché non diventano dorati.
Rimuovete, infine, il grasso in eccesso e utilizzatelo per condire eventualmente la pasta.
In forno
Il secondo metodo è la cottura al forno, perfetto se si vuole ottenere una consistenza croccante, ma soprattutto perfetto per antipasto o guarnizione.
Preriscaldate il forno a 180° e adagiate le fette o i pezzi di guanciale su una teglia coperta con carta forno, cuocete per 20-25 minuti, girando a metà cottura. Una volta cotto, sgocciolate il grasso su carta assorbente per rimuovere l’eccesso.
Questa opzione è perfetta per insalate o zuppe invernali.
Guanciale bollito: procedimento
Il terzo metodo è il guanciale bollito, un’opzione meno amata ma utilizzata per piatti in umido o zuppe, in cui la carne conferisce sapore.
Preparate il brodo aggiungendo acqua, sedano, carote e cipolla in una pentola capiente. Poi arricchite il tutto con erbe aromatiche come rosmarino o foglia di alloro. Immergete poi il guanciale nel brodo e fate cuocere a fuoco lento per 1 o 2 ore, fino a che la carne diventa tenera. Una volta bollito si può tagliare e servire con il brodo.
Affumicatura
La quarta opzione è l’affumicatura che aggiunge al guanciale un sapore profondo e complesso.
Preparate l’affumicatore con legno di quercia o faggio. Affumicate a basse temperature (100°) per almeno 2 o 3 ore. Lasciate poi raffreddare prima di affettarlo.
Se conservato in modo ottimale il guanciale fresco può durare per mesi. Ricordate di tenerlo nella parte più bassa del frigorifero in confezione sottovuoto, in questo modo non perderà le sue caratteristiche e il suo sapore inconfondibile.
Il guanciale fresco è perfetto per la preparazione di diverse pietanze, potete scatenare la vostra fantasia e preparare ricette deliziose donandogli un sapore unico.
Ricordate però che la qualità fa sempre la differenza, soprattutto in cucina. Il nostro guanciale Forma Carni bilancia sapientemente aromi e spezie per conferire alla carne il gusto che i sardi tramandano da generazioni.