Quando si parla di piatti a base di carne, agnello e capretto sono due protagonisti che occupano un posto speciale nella tradizione culinaria italiana. Spesso preparati durante le festività natalizie e pasquali, pur essendo simili si differenziano per gusto, consistenza e impiego in cucina. In questo articolo scoprirete come distinguere queste due carni.
Conoscere che differenza c’è tra capretto e agnello è utile per scegliere quello più adatto per le proprie preparazioni, ma permette anche di valorizzare al meglio la tradizione gastronomica del nostro Paese.
Sommario
Cos’è il capretto?
Il capretto è il piccolo della capra, macellato non oltre i 2 mesi di vita e con un peso compreso tra i 10 e i 13 kg. I capretti sono allevati per 30-40 giorni con latte materno, fino ad un peso massimo di tredici chili.
Cos’è l’agnello?
L’agnello è il piccolo di pecora macellato tra i 4 e i 10 mesi e con un peso non superiore ai 10 kg. L’alimentazione degli agnelli già svezzati è a base di erba. Quanto più ne mangia tanto più il sapore della sua carne sarà meno delicato ma più particolare.
Che differenza c’è tra capretto e agnello: l’aspetto
La testa dell’agnello è più tonda, quella del capretto invece è più allungata e affusolata.
Il collo dell’agnello è più lungo e sporgente mentre quello del capretto è più corto e dritto con cosce sottili e longilinee. Le cosce dell’agnello sono più arrotondate.
L’agnello ha una carne di un colore più intenso e rosato, quella del capretto invece è di colore bianco chiaro. Entrambe le carni all’acquisto devono risultare senza chiazzature rosse.
Che differenza c’è tra capretto e agnello: il gusto
L’agnello ha un sapore deciso, intenso, selvatico e la sua carne è leggermente più grassa, è nutriente e gustosa, ricca di proteine e di ferro, mentre il capretto ha un gusto più delicato che richiama il tipico odore di latte e una carne più magra e tenera con una grana finissima.
Che differenza c’è tra capretto e agnello: usi in cucina
Sia il capretto che l’agnello sono ottime opzioni per il menu delle festività. L’Italia vanta due agnelli a indicazione geografica: l’agnello del Centro-Italia IGP e l’agnello di Sardegna IGP.
L’allevamento e la lavorazione dell’agnello sardo IGP rappresentano una delle attività più importanti del Gruppo Forma proprio per la peculiarità di questa carne, tutelata e protetta da IGP. Un modello esemplare di promozione delle specialità locali, che punta a mettere in luce le eccellenze del territorio: un obiettivo che il Gruppo Forma persegue con dedizione e passione.
Scegliere l’uno o l’altro dipende dalle preferenze personali e dal tipo di piatto che si vuole preparare:
- L’agnello è più indicato per arrosti, stufati, insomma piatti ricchi e saporiti, perfetti per il pranzo di Natale o di Pasqua.
- Il capretto essendo una carne con meno grasso è più indicato per preparazioni più leggere e aromatiche, come la cottura al forno con erbe e spezie. Si adatta benissimo anche ai menù di Capodanno, dove si cerca un equilibrio tra tradizione e leggerezza.
Entrambe le tipologie di carne sono ottime impanate e fritte, alla griglia, in umido o al forno, oppure per preparazioni gourmet. Per l’arrosto, al forno o in pentola, si consiglia il taglio della coscia.
Anche il carré si cuoce preferibilmente arrosto, intero (ricordatevi di legarlo per tenerlo in forma). Ecco altre idee:
Queste sono le differenze tra agnello e capretto, scegliete l’uno o l’altro in base ai vostri gusti, ma in ogni caso porteranno in tavola la tradizione e tutto il calore delle feste!