Il maiale è un animale da allevamento destinato alla macellazione tra i più diffusi e utilizzati dall’uomo, anche per via dell’ampia gamma di sottoprodotti derivati.
Chiamato anche porco o suino, appartiene alla classe dei Mammalia (mammiferi) dell’ordine artiodattili suiformi. Come altri animali, il maiale ha una denominazione diversa tra maschile e femminile. Infatti, il maschio fertile si chiama verro, come si chiama la femmina del maiale invece? E i suoi cuccioli?
Sommario
La femmina del maiale: come si chiama
Il maiale, come abbiamo detto, è un mammifero domestico onnivoro dal corpo grosso e tozzo.
Il termine maiale deriva dal latino “majalem” che significa porco castrato, così chiamato perché era spesso usato come sacrificio a Maia, madre di Hermes (Mercurio).
Ma torniamo al quesito principale: come si chiama la femmina del maiale?
La femmina del maiale viene chiamata scrofa o più raramente porca o maiala, mentre i piccoli si chiamano lattonzoli (finché hanno bevuto solo latte) oppure maialini o porcellini. Nel linguaggio comune, tutti i termini usati per indicare la femmina del maiale sono anche utilizzati per indicare una donna in modo spregiativo, con riferimento alla sfera sessuale.
La riproduzione
Il maiale appartiene alla stessa specie del cinghiale e può riprodursi con esso. Nell’anatomia sono molto simili: entrambi possiedono un caratteristico grugno mobile e adatto a grufolare nel terreno (con il fango, nel quale si rotolano, si proteggono dai parassiti), hanno una pelle spessa e con uno strato massiccio di grasso sottocutaneo, gli stessi denti e canini trasformati in zanne.
Il maiale si riproduce due volte l’anno, rispettivamente in primavera e in autunno, con una gestazione di 15 settimane. Le scrofe sono molte prolifere: possono dare alla luce dai 4 ai 10 maialini alla volta, i quali svezzano a 3 mesi con un peso di circa 25 chili.
Li allattano contemporaneamente grazie al grande numero di mammelle che varia fra 10 e 16. I suinetti alla nascita hanno già una colorazione simile a quella degli adulti, ma in alcuni casi possono avere un mantello striato, simile a quello dei cinghialetti, che poi perdono nei mesi successivi.
Usi del maiale in cucina
La carne di maiale viene adoperata in tantissimi modi culinari, cotta con metodi simili a quelli della carne bovina, utilizzata per farne salumi di vario genere (provate i vari salumi di Macomer Forma o le nostre migliori carni in vaschetta), o, infine, viene utilizzato il solo grasso a seconda del taglio. In padella o sulla griglia, a fuoco lento o per preparare arrosti e brasati, non a caso la carne di maiale è quella più consumata in Italia.