Dovete organizzare un pranzo, una cena o un semplice aperitivo con amici e parenti e avete deciso di optare per un bel tagliere di salumi da stuzzicare prima di passare ai piatti principali? Ottima scelta! Ma siete sicuri di sapere qual è la differenza tra speck e prosciutto crudo?
Si tratta dei due salumi più apprezzati nel Made in Italy, simboli per eccellenza della salumeria italiana.
Scopriamo insieme come distinguerli in questo approfondimento.
Sommario
Speck e prosciutto crudo: origini e significato
Lo speck è un salume di maiale non insaccato le cui origini risalgono all’Alto Adige. Non a caso, pare fosse il salume più utilizzato nel 1200 in quest’area. Nel medioevo, i contadini dell’Alto Adige erano soliti macellare i maiali nel periodo natalizio e per via della necessità di non buttare la carne di maiale avanzata, e conservarla per un lungo periodo avevano inventato questo tipo di salume.
Facendo asciugare all’aria delle alpi la carne veniva poi introdotto il processo di affumicatura che nel nord Europa rappresentava il metodo più utilizzato per la conservazione della carne.
Il prodotto finito non era altro che prosciutto crudo affumicato naturalmente. Oltre alle sue origini a creare curiosità c’è il suo nome. Il termine speck venne coniato dopo la nascita del salume stesso. Il termine speck significa “grasso e spesso”, rappresentando perfettamente l’essenza del salume.
La parola speck con “ck” di origine tedesca, dall’Alto Adige si è poi diffusa nell’uso corrente entrando nella lingua italiana.
Il prosciutto crudo invece ha iniziato a diffondersi con i Longobardi, che introdussero nuove tecniche di stagionatura e conservazione della carne. In particolare nel Parmense, nel Friuli e nel Mantovano per via degli allevamenti di maiale e la qualità delle carni. Solo dall’Ottocento i laboratori artigianali diventarono delle vere e proprie salumerie dedite allo smercio dei salumi.
Differenza tra speck e prosciutto crudo
La principale differenza tra speck e prosciutto crudo risiede nel metodo di lavorazione e nella parte di maiale utilizzata:
- prosciutto crudo: si ottiene dalla salatura e stagionatura della coscia intera del maiale mantenendo l’osso. La cotenna viene utilizzata per proteggere il prodotto durante la stagionatura, mentre la sugnatura, un’applicazione di grasso, serve per evitare che le parti muscolose si secchino troppo rapidamente;
- speck: anche lo speck proviene dalla coscia del suino, ma a differenza del prosciutto crudo, viene disossata prima della lavorazione. La carne subisce un processo di affumicatura, che dona allo speck il suo tipico sapore leggermente affumicato. Dopo l’affumicatura, viene lasciato a stagionare all’aria delle Alpi per ottenere un sapore unico.
Prosciutto crudo e speck: gusto e profumo
Il prosciutto crudo è caratterizzato da un sapore dolce e delicato, ottenuto esclusivamente dalla stagionatura. Il speck, invece, grazie all’affumicatura, offre un gusto più deciso e aromatico, con note speziate che lo rendono facilmente riconoscibile.
Prosciutto crudo e speck: valori nutrizionali
Il prosciutto crudo è generalmente considerato più magro rispetto ad altri tipi di salumi. Ha un apporto calorico contenuto e un buon equilibrio tra proteine e grassi, rendendolo una scelta adatta anche per chi segue una dieta ipocalorica.
Lo speck, pur essendo leggermente più grasso rispetto al prosciutto crudo, rimane comunque un salume bilanciato e ricco di proteine. Grazie al processo di affumicatura, può risultare più saporito, quindi ne basta una quantità minore per insaporire piatti o antipasti.
Quando scegliere speck o prosciutto crudo?
La scelta tra speck e prosciutto crudo dipende spesso dal tipo di piatto che si intende preparare o dall’abbinamento con altri cibi:
- prosciutto crudo: ideale da gustare da solo, accompagnato da pane o frutta come melone e fichi. È perfetto anche per piatti raffinati come antipasti, primi piatti o insalate;
- speck: grazie al suo sapore affumicato, si abbina bene a piatti più robusti come i canederli, le pizze gourmet o insalate rustiche. È anche ottimo per arricchire panini e taglieri di salumi.
La differenza tra speck e prosciutto crudo non si limita solo al gusto, ma riguarda soprattutto la lavorazione e l’origine. Mentre il prosciutto crudo è caratterizzato da un sapore delicato e una stagionatura naturale, lo speck si distingue per la sua affumicatura e un gusto più deciso.
Sia lo speck che il prosciutto crudo sono perfetti protagonisti di un tagliere di salumi Made in Italy, simboli dell’eccellenza gastronomica italiana. La scelta migliore? Provateli entrambi e lasciatevi conquistare dai loro sapori unici!
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