La treccia è un piatto tipico sardo a base di interiora d’agnello, una vera prelibatezza cucinato soprattutto per le festività, ma non solo. Chiamata in sardo “sa cordula”, deve il suo nome alla particolare forma che assume con l’intreccio degli intestini di agnello. Chi ama i piatti tradizionali non può perdersi questa specialità della Sardegna!
In questo articolo vi spieghiamo passo passo come cucinare la treccia di agnello, una ricetta che si tramanda da generazione a generazione, un viaggio nella storia e nella cultura del popolo sardo.
Sommario
Come cuocere la treccia di agnello
Per prima cosa bisogna decidere la modalità di cottura, in ogni caso il risultato sarà un secondo piatto dal gusto intenso e saporito. Potete cucinare la treccia in due modi:
- Arrosto
- Rosolata con i piselli, in sardo “cordula cun prisucci”.
La preparazione è abbastanza lunga e la cottura richiede circa 2 ore se si sceglie la cottura alla brace, 1 ora e mezza se si opta per la treccia con piselli.
Prima di parlare degli ingredienti e di come cucinare la treccia di agnello, vediamo alcuni passaggi da compiere per preparare sa cordula.
Preparazione
Per prima cosa, occorre lavare bene le interiora dell’agnello e lasciarle macerare alcune ore in acqua e limone. Tagliate la pancia a listarelle di circa un centimetro di larghezza. Appendete a dei ganci le strisce di pancia e gli intestini per agevolare la lavorazione in verticale e ricoprite il tutto con una rete, “sa nappa”. Si inizia ora ad intrecciare e annodare il tutto in una sorta di treccia pronta da cuocere come preferite, l’importante è che si rispetti la tradizione! Proprio come fa Forma che lavora ogni prodotto secondo la tradizione sarda, con amore e attenzione, seguendo procedure di qualità.
Ingredienti
- Carne di agnello sardo IGP (una treccia di circa 1,5 Kg)
- Piselli 300 g
- Cipolle 1/2
- Pomodori secchi 1
- Olio extravergine di oliva
- Pomodori 250 g di passata
- Vino bianco
- Sale
Cottura in padella
Mettete la treccia di agnello in una pentola con abbondante acqua salata e lasciate cuocere per almeno un’ora. Al termine, scolatela e tagliatela a fette di uguale spessore. Tagliate la cipolla a veli sottili e fatela rosolare in una padella con l’olio. Quando la cipolla sarà ben dorata, aggiungete il pomodoro secco tagliato finemente e la treccia. Sfumate con il vino bianco e aggiungete la passata di pomodoro. Dopo circa 10 minuti aggiungete i piselli e condite con sale. Fate cuocere a fuoco moderato con un tegame coperto per circa 30 minuti, ricordandovi di girarla di tanto in tanto.
Servite in tavola caldissima.
Cottura alla brace
Ci vogliono circa 2 ore di cottura in uno spiedo tenuto ad una certa distanza dal fuoco. La cottura sarà uniforme solo girando spesso la treccia e aggiungendo o togliendo la brace quando necessario.
A cottura quasi ultimata, per rendere sa cordula ancora più tenera e dorata, prendete un pezzo di lardo infuocato e lasciate che sciogliendosi coli abbondante sugli intestini. A questo punto, togliete la treccia dallo spiedo e gustate il suo cuore morbido e la croccantezza esterna.