Chi non ricorda il profumo delle ciambelle della nonna appena sfornate? Quel profumo dolce e avvolgente che inondava la casa di prima mattina. E quanto era speciale quel sapore, leggero e friabile, che si scioglieva in bocca a ogni morso?
Forse ai tempi non ne eravate al corrente, ma quel gusto così unico e inconfondibile era spesso conferito da uno degli ingredienti principali della cucina italiana: lo strutto.
Un grasso animale, che sebbene non venga più utilizzato come un tempo nella cucina moderna, ha avuto un ruolo fondamentale nelle ricette che raccontano la storia della nostra gastronomia.
Scopriamo insieme cos’è lo strutto, come viene preparato e come potete usarlo ancora oggi per arricchire le ricette.
Sommario
Strutto: cos’è?
Lo strutto, come accennato in precedenza, non è altro che grasso di origine animale ottenuto dalla lavorazione del grasso di maiale, in particolare dal lardo e dalla pancetta.
La preparazione avviene con la fusione lenta del grasso che viene poi filtrato per ottenere un prodotto puro, di colore bianco e solido, facilmente conservabile.
Si tratta di un prodotto calorico, per questo motivo è stato sostituito nel tempo con altri grassi. Tuttavia, ancora oggi viene utilizzato per riprodurre le ricette della tradizione.
Il suo utilizzo, infatti, si estende dalla preparazione di dolci alle ricette salate.
Le origini dello strutto
Come si può ben capire, lo strutto ha origini antiche, risalenti alla tradizione contadina. Secondo le logiche del passato, infatti, niente doveva essere sprecato, ogni parte dell’animale veniva sfruttata. Così, dal grasso fuso si produceva lo strutto.
Oltre alla preparazione di pietanze, lo strutto veniva utilizzato anche per la conservazione delle carni e altri alimenti.
Negli ultimi anni il consumo di questo alimento è diminuito a favore di grassi vegetali e oli più leggeri, ma resta comunque un ingrediente chiave per la preparazione di piatti tradizionali.
Come si prepara lo strutto?
Per preparare lo strutto basterà seguire questi semplici passaggi:
- scelta del grasso: si utilizza grasso di maiale, in genere lardo o pancetta. È necessario che il grasso sia di qualità;
- taglio del grasso: una volta scelto il grasso, dovrà essere tagliato a pezzi in modo che la fusione sia più veloce;
- fusione: i pezzi di grasso devono essere fusi in una pentola a fuoco lento, il calore separerà le impurità che vengono poi eliminate;
- filtraggio: una volta che il grasso è sciolto, si filtra per eliminare eventuali residui solidi ottenendo uno strutto liscio;
- raffreddamento: una volta filtrato, lo strutto viene lasciato raffreddare di modo che possa solidificarsi.
Il risultato sarà una massa bianca e compatta, pronta per essere utilizzata in cucina o conservata.
Proprietà nutrizionali dello strutto
Come sottolineato, lo strutto non è un alimento leggero, al contrario è ricco di grassi. Tuttavia, la sua composizione è equilibrata e include grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi.
Inoltre, contiene vitamina D e vitamina E, essenziali per la salute delle ossa e per la protezione contro danni ossidativi. Si tratta comunque di un alimento da consumare con moderazione.
Vantaggi e svantaggi dello strutto
In sintesi, lo strutto ha i suoi pro e contro, soprattutto dal punto di vista dei valori nutrizionali:
Vantaggi:
- è ricco di grassi monoinsaturi e polinsaturi che fanno bene al cuore;
- è ricco di vitamine D ed E, fondamentali per il benessere fisico;
- dona consistenza e sapore ai piatti.
Svantaggi:
- contiene grassi saturi in quantità;
- non è adatto a diete vegane o vegetariane.
Gli usi dello strutto in cucina
Lo strutto, come abbiamo avuto modo di spiegare, è un alimento versatile e può essere impiegato per creare una varietà di pietanze. In genere, viene utilizzato per la preparazione di dolci tradizionali come i cannoli siciliani, le ciambelle, le frittelle o la pasta sfoglia, conferendo un sapore e una consistenza difficile da ottenere con altri grassi.
Non solo, anche pane, pizza e focaccia vengono preparati con lo strutto, per donare all’impasto morbidezza e freschezza duratura. Inoltre, può insaporire i piatti durante le fasi di cottura o rosolatura grazie al suo alto punto di fusione che permette di cucinare a temperatura elevata senza bruciarsi.
O ancora, può far parte di salse e condimenti, come il ragù!
Lo strutto è un ingrediente che spesso viene messo da parte in favore di alternative moderne, ma rimane comunque il simbolo della cucina tradizionale.
Se avete ancora in mente il profumo e il sapore delle ciambelle della nonna, avete intuito quanto lo strutto possa davvero fare la differenza nel gusto e nella consistenza. Sebbene ci siano tante alternative, lo strutto merita di essere riscoperto e utilizzato sapientemente per portare in tavola sapori autentici e piatti ricchi di storia.
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