Quante volte a settimana si può mangiare carne?

25 Ago 2020

Secondo studi recenti l’italiano medio consuma all’incirca 216 grammi al giorno di carne, per un totale di dieci dosi da 150 grammi alla settimana. Ma è vero che mangiare carne tutti i giorni fa male? O forse il problema sono gli eccessi e sarebbe più auspicabile adottare un’alimentazione ben bilanciata in cui nessun alimento sia escluso?

In realtà non esiste una risposta univoca che metta d’accordo tutti, esperti e non, poiché i problemi legati al consumo eccessivo di carne non sono legati esclusivamente all’alimento in sé ma piuttosto alla sua provenienza e qualità.

Sebbene le etichette delle confezioni al supermercato ne riportino l’origine non sempre viene specificata la derivazione della carne da allevamenti intensivi, dove spesso viene trattata con antibiotici, estremamente pericolosi per la salute umana se assunti in dosi eccessive.

Oltre ai conservanti, nitriti e nitrati e all’elevata concentrazione di sale negli affettati così come in altri alimenti, ciò che incide pesantemente sulla salute può essere la cottura prolungata della carne.

Le temperature elevate contribuiscono infatti ad alternarne i principi nutritivi, trasformando ad esempio i grassi in sostanze tossiche, ma anche consumare la carne eccessivamente cruda può far male ed esporre a contaminazioni batteriche, soprattutto se non se ne conosce la provenienza.

Sebbene la cottura alla griglia sia il metodo più gustoso, la carne è più salutare se cotta al vapore o bollita perché esposta a temperature più basse che non implicano alcuna alterazione nella struttura.

Tuttavia il consumo di carne fa bene se inserito in un piano alimentare equilibrato e all’interno della dieta mediterranea la si può includere anche più volte alla settimana, soprattutto se si ha uno stile di vita attivo.

In particolare la carne bianca è indicata tra gli alimenti da consumare in qualsiasi dieta sana alternando le fonti proteiche ed è estremamente consigliata a chi pratica attività fisica per la bassa percentuale di grassi e l’elevato contenuto di aminoacidi, indispensabili per il mantenimento del tono muscolare.

Ecco quali sono le altre proprietà della carne e quante volte a settimana mangiarla per scongiurare l’insorgere di patologie e non incorrere in rischi per la salute.

Carne bianca e rossa: proprietà e valori nutrizionali

La carne, sia bianca che rossa, è una fonte di proteine ad alto valore biologico qualitativamente superiore rispetto a quello proveniente dai vegetali, quali i legumi ad esempio.

Oltre ad essere particolarmente ricca di vitamine, tra queste in particolare la B12, indispensabile per la formazione dei globuli rossi e per supportare il sistema nervoso, la carne contiene elevate quantità di sali minerali.

Tra questi soprattutto il selenio e lo zinco, fondamentali per contrastare l’azione dei radicali liberi, prevenire l’invecchiamento cellulare e supportare il buon funzionamento degli ormoni e dell’insulina, preziosi dunque per le donne in gravidanza oltre che per la salute delle persone anziane.

Il consumo di carne è consigliabile soprattutto a chi soffre di anemia per l’elevata concentrazione di ferro altamente assimilabile, mentre in alcuni casi, ad esempio in presenza di patologie cardiovascolari, è preferibile limitarne il consumo ma il discorso si potrebbe facilmente estendere anche a tutti gli altri alimenti ad alto contenuto di grassi.

Carne rossa e carne bianca: quante volte mangiarla a settimana

Soprattutto il consumo di carne rossa può rappresentare un fattore di rischio, se assunta troppo frequentemente, per l’elevato contenuto di trigliceridi e colesterolo, pertanto se ne consiglia l’assunzione al massimo due o tre volte alla settimana.

In linea di massima è consigliabile consumare la carne fino a tre o quattro volte a settimana, preferendo quella bianca, soprattutto pollo e tacchino, perché più magra e digeribile.

Secondo le linee guida Larn stilate nel 2014 si dovrebbe porre attenzione al consumo di carne non solo relativamente alla frequenza ma anche in termini di quantità, pertanto la dose ideale consigliata sarebbe di 100 grammi a pasto per tre volte alla settimana.

I salumi, invece, andrebbero limitati ad una quantità inferiore ai 50 grammi, da assumere al massimo una volta alla settimana.

Ciò che incide sulla salute di chi consuma carne due o tre volte alla settimana, così come tutti i giorni, resta sempre la qualità, fermo restando che un solo alimento non può fare la differenza in termini di salute se non si modifica il proprio stile di vita.

A tal proposito, infatti, il Congresso Europeo di Cardiologia di Barcellona ha evidenziato la necessità di non demonizzare un alimento piuttosto che un altro, prediligendo il principio della varietà all’interno del proprio piano alimentare.

Se la carne viene spesso demonizzata come alimento nocivo per la salute, in realtà, come evidenzia lo studio, si tende a sottovalutare troppo spesso l’eccessivo consumo di carboidrati, così come, all’opposto, la pericolosa e generalizzata tendenza ad una drastica riduzione nella dieta di grassi insaturi e saturi, in realtà estremamente pericolosa per la salute.

Pertanto, se da una parte è necessario sfatare il mito dominante secondo cui vi è in Italia un consumo eccessivo di proteine e grassi, dall’altra è d’obbligo pertanto ridurre l’abuso dei carboidrati, responsabile dell’innalzamento degli zuccheri nel sangue e alla base di numerose patologie.

La soluzione sta dunque nel mezzo, in una dieta bilanciata, equilibrata e priva di eccessi, tra cui la carne può assolutamente essere inclusa.

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